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I “RISVOLTI” DELLA DOMENICA / “Paisà, sciuscià e segnorine”

Rubrica a cura di Salvatore Picone

Il sottotitolo di questo libro, scritto da Mario Avagliano e Marco Palmieri per i tipi de “Il Mulino”, dice tutto: “Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile”. Il titolo Paisà, sciuscià e segnorine è la sintesi di un importante periodo storico, il dopoguerra, tra il sogno della ripresa e la difficile quanto entusiasmante ricostruzione. Scritto a quattro mani da due importanti giornalisti e storici, il libro ripercorre le tappe fondamentali di una pagina di storia che i giovani, in questo periodo grigio minacciato da guerre e pandemie, dovrebbero conoscere, per non sbagliare ancora.

Dallo sbarco degli alleati in Sicilia, la caduta del fascismo, l’armistizio e la battaglia per Roma, alle rivolte del sud, come quella di Napoli e la Resistenza. E poi quel che restava delle macerie della guerra, la ricostruzione difficile, il rapporto con gli alleati. E un’Italia che tenta di ripartire, appunto, con dentro tutti i problemi sociali e culturali di un Paese spaccato. Il ruolo della politica, la presenza della mafia e della camorra, il movimento separatista in Sicilia e le lotte per la terra. E ancora: la stampa dopo la liberazione, le radio libere, il cinema e il teatro. Uno spaccato davvero interessante che ritroviamo in questo libro il cui “risvolto” presentiamo non a caso in attesa del 25 aprile, festa della nostra liberazione, un giorno fondamentale per la Storia italiana, simbolo della nostra Resistenza.

E proprio la “Strada degli scrittori”, assieme al Consorzio universitario di Agrigento, presenterà il libro nella città dei Templi tra qualche giorno, il 27 aprile. Con Mario Avagliano, uno degli autori, converseranno, nella sede del liceo classico e musicale “Empedocle”, Felice Cavallaro, direttore della “Strada degli scrittori”, Lino Buscemi, giornalista e scrittore, e Angelo Lauricella, presidente provinciale Anpi. Introdurranno: la dirigente del liceo Marika Helga Gatto e il presidente del Consorzio universitario Nenè Mangiacavallo. L’evento, che si potrà seguire in diretta a partire dalle ore 10:00 sulle pagine social dell’associazione, è organizzato nell’ambito degli incontri del Progetto Global Learning III.

È stato chiamato «l’altro dopoguerra» il periodo vissuto dall’Italia meridionale e Roma tra il luglio del 1943, quando gli alleati sbarcano in Sicilia, e il maggio del 1945, quando la guerra finisce. Un lungo periodo, segnato dal procedere lento della linea del fronte verso nord, con combattimenti accaniti, violenze, atti di resistenza. Ma anche un vitale, caotico, difficile ritorno alla pace e alla libertà. La presenza ingombrante degli alleati, il ritorno dei partiti, delle radio, della stampa libera, la voglia di normalità e di divertimento, e poi la fame, la prostituzione, il banditismo, le marocchinate, la criminalità. Attingendo a lettere, diari, corrispondenza censurata, relazioni delle autorità italiane e alleate, giornali, canzoni, film, il libro compone un racconto corale, colorato, curioso e in tanti dettagli inedito di quell’Italia che per prima si affacciava al dopoguerra.

«Tutti correvano incontro alla speranza della fame finita, della paura finita, della guerra finita, incontro alla miserabile e meravigliosa speranza della guerra perduta. Tutti fuggivano l’Italia, andavano incontro all’Italia»
Curzio Malaparte