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Il Natale e gli scrittori di Sicilia

Oggi l’evento a Racalmuto organizzato da “Casa Sciascia” 

Il Natale e gli scrittori siciliani. Tradizione e identità viste dai più piccoli è il titolo dell’iniziativa dell’associazione “Casa Sciascia” di Racalmuto – realtà culturale molto legata alla Strada degli Scrittori – che comprende una mostra bibliografica dedicata al Natale e un recital delle ragazze e dei ragazzi dell’Oratorio “San Luigi” della chiesa Madonna della Rocca.

La manifestazione, patrocinata dall’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana, si svolgerà giovedì 21 dicembre a partire dalle ore 17 presso l’Oratorio della Madonna della Rocca riaperto recentemente con oltre cento bambini e grazie a tanti animatori volontari che hanno riaperto il centro di aggregazione per tanti ragazzi.

I libri in mostra sono dedicati al Natale – che comprende volumi, molti rari, di decine di autori siciliani e non solo – e provengono dalla collezione conservata a “Casa Sciascia”, museo e centro culturale che a Racalmuto da anni propone diverse iniziative culturali e sociali, ed è curata da Pippo Di Falco e Salvatore Picone.

Dopo l’inaugurazione della mostra si terrà un momento di lettura condivisa con la partecipazione dei bambini dell’Oratorio che leggeranno poesie e brani di racconti dedicati al Natale di grandi autori come Quasimodo, Pitrè, Rodari, Sciascia e altri.

Introdurrà l’arciprete Don Carmelo La Magra che ha subito accolto l’iniziativa di “Casa Sciascia” realizzata per la diffusione delle tradizioni popolari e letterarie alle nuove generazioni.

Per l’occasione sarà distribuito il volumetto Canti Popolari Natalizi di Racalmuto: si tratta della ristampa anastatica della raccolta di canti natalizi locali che nel 1978 realizzò con la Pro loco il Professor Salvatore Restivo, maestro elementare e animatore culturale a cui va sempre rivolta la riconoscenza di coloro che amano il paese.

“Ridistribuire tra i giovani quest’opera come ha fatto anche l’anno scorso la Pro loco – scrivono nelle pagine introduttive Di Falco e Picone – favorisce la circolazione di una tradizione che è viva e palpitante, con l’augurio di non perdere la memoria e l’identità che sono la ricchezza del nostro presente e del nostro futuro”.

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