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La vera storia di Gildo Moncada, “Il partigiano bambino”, raccontata dal figlio Raimondo

La strada come luogo dell’anima,come spazio metafisico della storia, delle emozioni, dei sogni, dei dolori e delle paure. E’ questo il filo narrativo di “La vita oltre la Strada”, talk letterario curato dal giornalista Gero Micciché e condotto con eleganza e competenza dalla collega Chiara Mangione, che si è tenuto il 15 giugno, nei locali del Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro.

Quattro gli autori che hanno partecipato, portando al pubblico del Festival della Strada degli Scrittori le loro opere e la loro esperienza personale: Lia Lo Bue, Giuseppe Iacolino, Giovanni Amico e, appunto, Raimondo Moncada.

Una storia drammatica e vera, quella raccontata dal giornalista, artista, attore, scrittore Raimondo Moncada ne “Il partigiano bambino – Storia di Gildo Moncada”.

La vita del padre viene tratteggiata a partire dalla sua scelta a soli 16 anni di dare il proprio contributo alla Resistenza. Un ricordo, quello di Moncada, estremamente sentito e toccante ma anche con un profondo valore storico e sociale. Un’occasione per rimarcare i valori della Resistenza.

L’intervista

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