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Il Master tra Girgenti, Vigata e Regalpetra

Un tour nei luoghi degli scrittori della “Strada”

Un viaggio sentimentale dei partecipanti al quinto Master di scrittura nei luoghi letterari di Pirandello, Sciascia e Camilleri. A conclusione della settimana dedicata interamente al Master, organizzato dalla “Strada degli scrittori” e da Treccani Cultura, due giornate sono state dedicate alla conoscenza dei luoghi raccontati dagli scrittori. Iniziando proprio da Agrigento, dalla vecchia Girgenti raccontata da Luigi Pirandello. Tappa quindi alla biblioteca Lucchesiana, che ritroviamo nelle pagine de “I vecchi e i giovani”, e in cattedrale dove Don Giuseppe Pontillo, direttore dei Beni culturali della Curia, ha raccontato il rapporto tra questi luoghi e Pirandello.

Affascinante il percorso sciasciano a Racalmuto, la letteraria Regalpetra di Leonardo Sciascia. Dalla Fondazione dedicata allo scrittore, che da poche settimane espone nella propria sala gli scatti del set del noto film “Il giorno della civetta”, i partecipanti al Master, accompagnati da una guida d’eccezione, Salvatore Picone, autore di un libro dedicato ai luoghi di Sciascia, hanno percorso le stradine del paese giungendo alla scuola elementare “Generale Macaluso” e quindi all’aula-museo dove Sciascia ha insegnato dal 1949 al ’57. Tappa poi a “CasaSciascia”, la casa del nonno dello scrittore, dove ha vissuto sin da bambino e poi da sposato. Una casa aperta al pubblico da pochi anni grazie alla generosità di Pippo Di Falco, da sempre sostenuto dall’associazione “Strada degli scrittori”. Attraverso la scalinata del santuario della Madonna del Monte, teatro di una festa religiosa tanto amata da Sciascia, tappa al Circolo dei minatori e poi al Circolo Unione, due luoghi ben raccontati dallo scrittore ne “Le parrocchie di Regalpetra”. Al teatro “Regina Margherita”, invece, sono state apprezzate le gigantografie che richiamano sempre la mostra fotografica dedicata al film “Il giorno della civetta” e soprattutto l’intervento artistico di Totò Nocera Bracco che ha interpretato alcune “voci” di “Occhio di capra”, uno dei libri di Leonardo Sciascia dedicati a Racalmuto.

Dopo aver gustato, in un ristorante di Racalmuto, le pietanze sciasciane, il gruppo si è trasferito a Porto Empedocle, la vera Vigàta di Andrea Camilleri. Dalla Torre Carlo V, raccontata nel libro “La strage dimenticata”, passeggiata nel corso della città. Ad attirare l’attenzione dei “viaggiatori” la statua del commissario Montalbano e la statua di Luigi Pirandello. A raccontare le pagine dello scrittore, a cui recentemente gli è stato dedicato da Poste italiane un francobollo, Danilo Verruso dell’associazione “Oltre Vigàta”.