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Dacia Maraini lungo la “Strada degli Scrittori”

Tour in Sicilia per la scrittrice che ha incontrato ieri ragazze e ragazzi di Canicattì. Commossa nei luoghi di Tomasi di Lampedusa e Sciascia

Si è commossa a Santa Margherita di Belice, nei luoghi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e a Racalmuto, visitando la casa dove ha vissuto Leonardo Sciascia da giovane e ammirando il paesaggio di Contrada Noce.

La scrittrice Dacia Maraini, in questi giorni in Sicilia per un tour dedicato ai suoi libri – organizzato da Demea Eventi – ha così visitato alcune tappe della “Strada degli Scrittori”, compresa la Canicattì dei giudici Saetta e Livatino.

Nella mattinata di ieri, infatti, la scrittrice ha incontrato gli alunni del Circolo didattico “Don Bosco” che hanno letto e studiato “Onda marina e il drago spento“, scritto con Eugenio Murrali. La scrittrice è stata accolta dalla dirigente Giuseppa Cartella.

Nel pomeriggio, invece, in occasione della cerimonia di consegna del premio di giornalismo e poesia “Anna Maria Ermigiotti”, Dacia Maraini è intervenuta all’istituto “Galileo Galilei” per parlare del libro “La scuola ci salverà” edito da Solferino.

All’incontro, a cui hanno partecipato gli alunni delle scuole primarie e gli studenti delle secondarie di I e II grado, sono intervenuti Felice Cavallaro, giornalista e scrittore, direttore della “Strada degli Scrittori”, Teresa Di Fresco, giornalista, già vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Katia Scapellato, consigliera regionale dell’Ordine dei giornalisti.

Ha introdotto e accolto gli ospiti la dirigente dell’istituto Rosa Cartella.
Sia a Santa Margherita che a Canicattì la scrittrice, dialogando con ragazze e ragazzi, ha sottolineato l’importanza della lettura e della letteratura. Ricordando grandi letterati come Tomasi di Lampedusa, Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Alberto Moravia, Calvino e Sciascia.

A “CasaSciascia”, Dacia Maraini ha rispolverato vecchi ricordi che la legano allo scrittore di Racalmuto, il loro incontro nel 1968 a Zafferana, al Premio “Brancati”, alla presenza di tanti intellettuali, compreso Pasolini. E ha ricordato, accolta da Pippo Di Falco e accompagnata da Felice Cavallaro, le pagine di Sciascia che raccontano gli anni dell’infanzia vissuti in quella casa accanto alle zie, presenza femminile importante per la formazione del grande autore siciliano.