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Da Gibellina alle “Fabbriche” di Agrigento

di Salvatore Picone

È un punto di forza dell’avvio delle iniziative della Capitale della Cultura. La “Strada degli Scrittori” saluta con entusiasmo l’avvio delle attività della Fondazione Orestiadi ad Agrigento. Domani alle 17 l’apertura degli spazi culturali di piazza San Francesco con le “Trame Mediterranee”

Ci volevano “Le Fabbriche” per costruire progetti nuovi di Arte contemporanea ad Agrigento. Ci voleva un’idea vincente che arriva direttamente da esempi positivi come la Fondazione Orestiadi di Gibellina che mette piede nella Capitale della Cultura con una prima importante iniziativa in questo luogo storico e importante della città, le ex Fabbriche Chiaramontane.

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Trame Mediterranee” è la mostra che sarà inaugurata il 7 dicembre. Si tratta di un importante nucleo di opere provenienti da Gibellina. Una nuova sfida “esaltante” la definisce Calogero Pumilia, dinamico ed esperto presidente della Fondazione Orestiadi che ad Agrigento si affida a Beniamino Biondi, scrittore e animatore culturale già pronto a diffondere, attraverso le attività delle “Fabbriche”, i nuovi linguaggi contemporanei delle arti visive, del cinema, della letteratura, del teatro, della musica.

La “Strada degli Scrittori”, con il suo direttore Felice Cavallaro, saluta con entusiasmo l’apertura delle “Fabbriche” e la vicinanza della Fondazione Orestiadi di Gibellina ad Agrigento e alla sua Valle dei Templi. Una vicinanza da estendere, come è nei programmi, alle “piazze della Capitale”, luoghi che tanto hanno da raccontare al mondo anche attraverso la letteratura, l’arte e la storia.

Un luogo di cultura e di arte che apre in città e alla città –  come quello che si inaugura domani – è senz’altro segno di crescita e di speranza. E certamente, in questo momento, rappresenta un punto di forza, prestigioso per giunta, dell’avvio delle iniziative della Capitale.

(S.P.)