fbpx

Caltanissetta – I luoghi di Pier Maria Rosso di San Secondo

[google_maps height=”300″ zoom=”15″]
[location title=”Caltanissetta – I luoghi di Pier Maria Rosso di San Secondo” lat=”37.4892035″ lon=”14.067561299999966″]comprende il Museo Mineralogico, Paleontologico e della Zolfara- la Strata ‘a Foglia –Collegio di Sant’Agata – Teatro Rosso di San Secondo – Teatro comunale Regina Margherita – Biblioteca comunale “Scarabelli” – la Casa Natale di Via Berengario Gaetani – il Cimitero monumentale[/location]
[/google_maps]

 

L’itinerario sui luoghi di Pier Maria Rosso di San Secondo comprende il Museo Mineralogico, Paleontologico e della Zolfara- la Strata ‘a Foglia –Collegio di Sant’Agata – Teatro Rosso di San Secondo – Teatro comunale Regina Margherita – Biblioteca comunale “Scarabelli” – la Casa Natale di Via Berengario Gaetani – il Cimitero monumentale.

Cimitero monumentale degli Angeli

Risalente alla fine dell’800, il cimitero si trova nella zona sud della città, proprio a ridosso della Chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Ospita cappelle gentilizie di pregevole valenza architettonica e artistica, realizzate da manovalanze particolarmente stimate, come Pasquale Saetta, Alfonso Barbera, ingegnere comunale e architetto, e da scultori come Biangardi (noto per le sculture lignee realizzate nella tradizione dei modellatori napoletani delle statuine presepiali del 1700) e Michele Tripisciano (scultore nato nella seconda metà dell’800, interprete di una cultura artistica di stampo classico). Quest’ultimo ha realizzato, tra le altre, la Madonna sul trono con bambino della monumentale cappella di Testasecca.

Interessante è la cappella del Barone di Trabonella, ricavata da un anfratto della rocca di Pietrarossa, su cui si ergono i ruderi del castello: si pensa che sia stata ricavata da un ambiente del castello già abitato in epoca bizantina. La facciata è stata progettata da Nuara, e al suo interno si trovano pregevoli sculture del Tripisciano.

Questo cimitero è stato uno dei primi monumentali d’Italia: oggi ha perso questo status anche per la mancata tutela dei beni artistici presenti.

All’interno del cimitero si trova la sepoltura di Rosso di San Secondo, situata vicino al cancello principale.