fbpx

A Comiso lo chiamano ancora Aldo

di Tiziana Crisafulli

SULLE SOGLIE DELLA NOTTE La scrittrice Tiziana Crisafulli racconta un giorno sul set del docufilm di Andrea Traina dedicato al grande scrittore siciliano Gesualdo Bufalino interpretato da Gaetano Aronica

FOTO DI SCENA Il regista Andrea Traina con Gaetano Aronica che interpreta Gesualdo Bufalino
Sul set di Sulle soglie della notte Gesualdo Bufalino viaggia su una 127 bianca e riflette sereno sulla morte, inconsapevole che la incontrerà dopo qualche curva. Andrea Traina regista e sceneggiatore del docufilm, ha chiamato l’attore Gaetano Aronica a interpretare lo scrittore comisano.
Un uomo schivo, silenzioso, guardiano pudico dei suoi scritti, ha trascorso la vita immerso tra i libri, spostandosi tra i vicoli di Comiso per raggiungere il circolo e cimentarsi nelle sfide di scacchi con i suoi amici.
Una vita fatta di studio ai limiti dell’ossessione, senza eventi iperbolici da narrare in una pellicola, solo l’arte di scrivere, di sentire oltre le cose e le parole dette. Dal suo pensiero filosofico coerente con la sua vita terrena e onirica, prende corpo una storia appassionante che si confonde con un sogno come nel libro che lo ha reso celebre “O quando tutte le notti per pigrizia o per avarizia tornavo a sognar lo stesso sogno”.
Gaetano Aronica diventa Gesualdo Bufalino, due artisti, due uomini apparentemente molto diversi, uno taciturno l’altro loquace, uno sedentario l’altro sempre in viaggio. L’attore si addentra con rispetto e soggezione nella vita dello scrittore, usa la dedizione che gli è propria nella ricerca artistica, analizza con riverenza il volto e le posture del corpo di Gesualdo, ne studia il pensiero e la personalità fino a esserne inglobato, fino a trovare quel filo prezioso che li unisce.
E diventano uno solo Sulle soglie della notte.
Come in un sogno Gesualdo Bufalino torna a camminare per le strade di Comiso. E lo chiamano Aldo.

Tiziana Crisafulli