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La Strada degli Scrittori saluta l’Amico della Noce

Morto a Palermo l’avvocato Fernando Cavallaro, legato, come tanti, alla campagna di Racalmuto dove Sciascia tornava a scrivere. Il ricordo del direttore della Strada degli Scrittori Felice Cavallaro

Se ne è andato Fernando Cavallaro, uno degli ultimi “Amici della Noce”, nella campagna di Racalmuto. Da Racalmuto ad Agrigento e poi a Palermo, dedicando la sua vita all’insegnamento di materie giuridiche negli istituti superiori, mai si distaccò dalla sua amata campagna della Noce, la contrada dove Leonardo Sciascia scrisse quasi tutti i suoi libri.

Così lo ricorda il giornalista e direttore della “Strada degli Scrittori” Felice Cavallaro che, assieme a Fabrizio Scimè, segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana, sono stati tra i primi a rendere omaggio all’Avvocato: «Accanto ad Aldo Scimè nei primi anni Sessanta, fra ulivi e pistacchi, c’era anche lui alla Noce, davanti alla vecchia casa in pietra di Leonardo Sciascia – ricorda Felice Cavallaro – Con lo scrittore che, seduto sulla jttena in gesso, leggeva ora il manoscritto del “Giorno della civetta” o “Recitazione della controversia liparitana”, ai suoi primi lettori. Cioè alla ristretta cerchia degli “amici della Noce”. Come poi si chiamò una raccolta di incisioni corredate da testi dedicati a quella campagna. Testi raccolti in un volume che abbiamo ritrovato in esposizione, in prima evidenza, fra i suoi libri nella casa di Palermo rendendo omaggio all’Avvocato, tante volte prezioso consigliere per ogni dubbio sugli spunti giuridici. Sempre caustico affabulatore, come si mostrava nella sua casa di contrada Noce quando, lungo tanti pomeriggi, si conversava con quegli “amici”, a cominciare dal vicino di campagna, lo scrittore a sua volta pronto ad alimentare indimenticabili dialoghi e ragionamenti fra chiacchiere leggere e profonde insieme».

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Alla famiglia Cavallaro le sentite condoglianze di tutto lo staff della “Strada degli Scrittori”